Informazioni storiche e turistiche - Spighe Paglia e Girasole Bed & Breakfast

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Informazioni storiche e turistiche

Informazioni
Il Bed & Breakfast, oltre ad essere a poche centinaia di metri dal Lago di Candia, è anche una ottima base di partenza per le visite alla città di Ivrea, famosa per il suo carnevale storico e che dista solo 18 Km. Ancor più vicino possiamo visitare il Castello di Mazzè, il Castello di Masino e la Residenza Sabauda di Agliè.

Le colline Moreniche offrono spettacolari colori  del classico paesaggio Canavesano. E le vigne del famoso vino Erbaluce di Caluso

I sempre più numerosi amanti del ciclo-turismo scopriranno poi di persona le diverse piste ciclabili che girano intorno al Lago di Candia, immerse nella natura del Parco archeologico confinante con la proprietà del B&B. Bici a disposizione per i clienti in comodato d’uso.

Possibilità di escursioni a cavallo e volo aereo turistico grazie alle strutture vicino al B&B.
 
Sono numerose inoltre gli itinerari che ci collegano alle splendide montagne Valdostane

VISCHE La Storia 

Fondato probabilmente dagli Svevi tra il 447 e il 450 d.c., dei quali resta ancora traccia nel toponimo della cascina Savoia, il suo nome sembra derivare dalla voce tedesca "Quitschen" guizzar di pesci nell'acqua.
Le prime notizie certe si hanno con la donazione del 1003 da parte dell'arcidiacono Tedevertoal vescovo Varmondo. Nel 1252 l'amministrazione del paese è dei Signori di Barone, sostituiti dai S. Martino che, durante le guerre canavesane del 1300, si schierarono con i Savoia contro i Monferrato. Estintisi i S. Martino nel 1586 il feudo passò nelle mani dei marchesi Birago che lo tennero fino al 1895.
Data la sua posizione di confine subì saccheggi e razzie nel 1500 e 1600 durante le guerre franco spagnole prima e tra madamisti e principisti dopo poi, dopo la parentesi napoleonica e l'Unità d'Italia, seguì le vicende della repubblica sino ai giorni nostri.

Il Territorio
Il paese è terra di antiche tradizioni che sono rimaste nella memoria dei vischesi. Le botteghe artigiane, un tempo sparse sul nostro territorio, hanno lasciato molti manufatti di pregio. In cascina Savoia è tuttora funzionante una bottega della lavorazione artigianale del rame. Una tradizione che ancor oggi è mantenuta, è quella dell'espressione musicale dei vecchi brani popolari campagnoli, attraverso le fisarmoniche. 
L'ambiente naturale è preponderante e viene esaltato percorrendo l'ampia rete di piste ciclabili ben segnalate che si snoda dal lago alla Dora solcando campi e cascinali e camminando lungo i numerosi sentieri che attraversano i boschi. La ricchezza ambientale consente un contatto più approfondito con la fauna del Parco Provinciale del Lago di Candia, attraverso le attività dell'Osservatorio Ornitologico".

ITINERARI
1) Piazza San Bartolomeo - Via Santa Marta - Via Medico Rezza - Via Crescentino - Via Vittorio Veneto - Via A. Lamarmora.
Nella piazza, impreziosita dal fresco giardino ombreggiato di platani, che ospita il Monumento ai Caduti, si può ammirare la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, con bella facciata classica, elegante peristilio e lo svettante campanile.
Sul lato opposto l'atrio denominato Corpo di Guardia, con timpano decorato dallo stemma comunale; sullo sfondo l'albero attorno al quale si celebra l'alleanza con il comune di Crescentino, che risale al 1529.
Costeggiando la parrocchiale si giunge alla Chiesa della Confraternita di Santa Marta, splendido edificio barocco a pianta rotonda del 1751, mentre alle sue spalle spicca la mole delle mura dell'antico Castello.
All'incrocio tra Via Medico Rezza e Via Crescentino si trova la Cappella di Versela; nicchia con affresco raffigurante la Madonna delle Grazie tra S. Antonio da Padova e S. Bartolomeo. Proseguendo per Via Crescentino si incontra il Pilone Faghino; costruito nel 1836 e restaurato nel 1988 rappresenta la Madonna del Carmine con S. Domenico di Guzman e Santa Caterina da Siena. 
Svoltati in Via Vittorio Veneto si ammira la Cappella del Punt Regis o at Perulat, parallelepipedo in muratura con timpano triangolare costruita nel 1900. Nell'affresco centrale la Madonna della Misericordia con alla destra S. Giovanni Battista. 
L'itinerario termina in Via Lamarmora ove sorge il complesso monastico di Betania del Sacro Cuore, fondato nel 1914 da madre Luisa Margherita Claret de la Touche, ed al cui interno ne è custodita la tomba. L'annessa Chiesa del Sacro Cuore, costruita nel 1998, presenta grandi vetrate colorate e portale bronzeo.
2)Strada per Pratoferro (capela Grosa - capela Cita) - Cascina Mombello - Cascina Savoia
Percorrendo la strada che da Vische porta alla Cascina Pratoferro si incontra la Cappella di Levio o Capela Grosa, censita nella mappa catastale del 1743 è una costruzione ad aula singola, in muratura di mattoni e sassi, con frammenti di decorazioni in stucco e croce gigliata in ferro. 
Proseguendo sulla stessa strada al bivio con la cascina Ova, si trova la Capela Cita; pilone votivo ristrutturato nel 1939 ed affrescato con le figure di Maria Ausiliatrice, S. Elena e S. Francesco.
Superate le cascine Pratoferro e Moncucco si giunge alla Cascina Mombello. Articolato complesso rurale su due livelli che comprendeva mulino, peso pubblico, magazzini e casa forte. Di proprietà del castello risale certamente a prima del 1550 e vi si possono notare, oltre alla torre ed ai resti dei beccatelli e caditoie, il mulino con grande ruota in ferro. 
Sulla strada che da Vische porta a Strambino sorge la Cascina Luidina o Savoia notevole esempio di edificio rurale a corte chiusa. Il nome Savoia pare derivare da Suavia, ossia Svezia, a seguito dello stanziamento di un fondo militare svevo a protezione della strada romana Ivrea - Quadrata.
Il primo riferimento alla cascina risale al 1558; essa compare poi nella mappa catastale del1743 ed in quella napoleonica del 1807. 
Nel 1810 la marchesa Luisa Birago le dette la forma e la denominazione attuali. Nel 1920 la cascina e le terre annesse vennero divise tra famiglie di agricoltori meno abbienti del paese. Al centro del cortile sussiste un bell'esempio di pozzo coperto circondato da abbeveratoi in pietra.
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